ALARM! Peter Brötzmann a Pisa, 17 e 18 novembre 2018

ALARM! Peter Brötzmann a Pisa

Sabato 17 Novembre, ore 21:00
Cinema Arsenale, Sala 2 (Via S. Martino 69, Pisa)
Incontro con PETER BRÖTZMANN e proiezione del film Brötzmann.
L’artista dialoga con il pubblico. Moderano Serena Grazzini (ACIT Pisa) e Antonio Pellicori. A seguire, proiezione di Brötzmann (di René Jeuckens, Thomas Mau e Grischa Windus; Germania, 2011, sottotitoli in inglese).

Domenica 18 Novembre, ore 21,30
Chiesa di Sant’Andrea (via del Cuore, Pisa)
Concerto Peter Brötzmann Solo
Peter Brötzmann – sassofoni, clarinetto, tarogato.

Eventi a cura di ACIT Pisa, Pisa Jazz, Cinema Arsenale, con  il contributo di Antonio Pellicori, e realizzati in collaborazione con Goethe Institut Italien.

Ingresso gratuito.

————————–

SU PETER BRÖTZMANN, di Antonio Pellicori

Sassofonista dal suono leggendario, padre storico della libera improvvisazione europea e artista figurativo che ha segnato anche con la sua opera grafica l’immaginario del free jazz, Peter Brötzmann, oggi settantasettenne, ha continuato anche negli ultimi anni a costituire un punto di riferimento irrinunciabile per gli sviluppi della musica creativa.

È storia ormai l’irruzione sulla scena europea della fine degli anni Sessanta di una generazione di improvvisatori fenomenali che, in un intreccio ideale di liberazione estetica e sociale, praticarono una ricerca sonora radicale che affondava le proprie radici nella scoperta del ‘free jazz’ americano e muoveva con un tipico stile non compromissorio in ogni direzione della pratica musicale collettiva. Il gruppo di Machine Gun guidato da Brötzmann conteneva buona parte di questi pionieri, che costituiranno anche il nucleo della Globe Unity Orchestra. Autoproduzione e autorganizzazione furono parte integrante di quella rivoluzione musicale, i cui esiti continuano fino a oggi: Brötzmann è tra i fondatori nel 1969 della storica etichetta Free Music Production di Berlino, e la sua originale opera grafica – tra manifesti, copertine di dischi e altre produzioni – ha avuto un ruolo consistente nell’affermazione della nuova estetica.

Ma non meno importanti sono le esperienze degli ultimi decenni, nei quali il sassofonista tedesco, incontrando nuovi protagonisti della scena americana ed europea, ha diretto e fatto parte di alcuni dei gruppi più influenti del jazz contemporaneo: basti citare i Last Exit negli anni Ottanta (con Sonny Sharrock e Bill Laswell), il Die Like a Dog Quartet negli anni Novanta (dedicato a uno dei numi tutelari di Brötzmann, Albert Ayler) e il monumentale Chicago Tentet, gruppo compatto di musicisti provenienti dalle due sponde dell’Atlantico, che è il prodotto maturo dell’estetica di Brötzmann realizzata nella dimensione della big band.

Che la sua musica si arricchisca degli strati sonori delle formazioni più ampie o si concentri nella dimensione particolarmente congeniale del duo e del solo, l’esperienza dell’ascolto diretto di Brötzmann è qualcosa di unico: il suono devastante e drammatico, erede lontano di Coleman Hawkins e Albert Ayler, il procedere nei territori più oscuri e sussurrati dei suoi strumenti a fiato, l’impiego di elementi lirici che nel tempo hanno guadagnato sempre più spazio nella sua poetica, costituiscono gli elementi della delicata costruzione di un percorso quasi rituale fatto di pura materia emotiva.

Per ALARM!, che riecheggia il titolo di un suo disco degli anni Ottanta, Peter Brötzmann sarà a Pisa dopo più di trent’anni per due eventi nati da una proposta di Antonio Pellicori ed Ex Wide, e curati da Associazione Culturale Italo-Tedesca Pisa, Pisa Jazz e Cinema Arsenale, in collaborazione con il Goethe Institut. Sabato 17 Novembre (ore 21.00) l’artista dialoga con il pubblico, moderato da Serena Grazzini (ACIT Pisa) e Antonio Pellicori. A seguire, proiezione del film “Brötzmann”, un ritratto dell’artista, con interventi anche di musicisti del Chicago Tentet in tour in Inghilterra e in Germania. Domenica 18 (ore 21.30) Brötzmann suonerà in solo ai sassofoni, clarinetto e tarogato (strumento ad ancia tipico della tradizione popolare ungherese) nella speciale cornice acustica della Chiesa di Sant’Andrea.

 

Condividi: